Ecumenismo Cosmico
Figlio di Madre India nonostante la sua educazione teologico-filosofica occidentale, per mezzo della sua esperienza di vita si rende conto che

Di certo Madre India è un grande mosaico e la culla della cultura Indo-Ariana, di quella Vedica e Buddhista, della civiltà Dravidica, dell'eredità Mussulmana e Moghul, della cultura Britannica, Iraniana ed Europea, degli ideali Sakha e Mongoli, tutti riuniti e fusi in una sola famiglia vivente composta da numerose nazioni, popoli e culture. (Ecumenismo Cosmico, 168)

L'unica Realtà è l'Uno senza un secondo, tutto il creato non è altro che la manifestazione dell'Assoluto nei suoi infiniti nomi e forme in sanscrito "nāma" e "rūpa".
Il suo pensiero si fonda sull'assoluta uguaglianza tra la filosofia orientale e quella occidentale, a partire dalla filosofia indo-vedica, a quella greca, fino al pensiero occidentale legato al cristianesimo. Ciò che cambia è il linguaggio, le parole che vengono utilizzate, ma permane una similitudine di fondo che si può riassumere nelle parole evangeliche di Gesù "Io e mio Padre siamo Uno".

Nella vita di ognuno di noi esiste un momento nel quale dovremo decidere se salire verso un futuro migliore in questa vita e nella prossima, oppure discendere un gradino, quel fatale gradino che ci terrà legati alla vita biologica, immersi nell'oceano del saṃsāra ed incatenati alla ruota di inesauribili nascite e morti, mentre invece, grazie al magico tocco della Santa Gnosi o Aghia Sophia, l'uomo potrebbe liberarsi dal potere velante di Māyā, la Grande Illusione Cosmica nella quale si sente imprigionato per tutto il tempo in cui rimane nelle spire dell'Avidya o ignoranza spirituale. È quest'ignoranza che ci fa accettare e ricercare ciò che è evanescente come se fosse Permanente, ciò che è illusorio come Reale, ciò che è piacevole come fosse Beatitudine e ciò che infine è causa di morte come fosse elargitore di Vita. Dobbiamo instillare nei plasmabili cuori della nostra gioventù la conoscenza sperimentale di Dio come il Sé entro di noi, l'Ātman Immanente in tutte le creature, come Dio interiore, trascendendo il nostro sé individuale, il Brahman Onnipervadente, il quale è la Causa, la Causa Incausata, l'Origine, il Mezzo ed anche il Fine dell'intero universo. Questa conoscenza non può essere ottenuta attraverso una teologia dogmatica o pratiche liturgiche popolari appartenenti alle varie istituzioni religiose Cristiane, Indù, Mussulmane o di qualsiasi altra religione. Essa può sorgere solo grazie alla visione, Darśana, di quei Maestri e Guide che hanno conosciuto e realizzato Dio tramite l'esperienza diretta, e che possono quindi indicare la strada, quasi sempre oscura, a tutti i pellegrini del mondo, inviati su questa terra per acquistare quella Saggezza che ci emancipa ed illumina, Saggezza che è il coronamento di anni di studio, intenso lavoro, abbandono, riflessione, meditazione e preghiera accorata. (Ecumenismo Cosmico, 27-28)

Per far comprendere in modo semplice e immediato l'unità dei sentieri filosofico- religiosi, stimola la meditazione sul cosiddetto "Mandala degli otto sentieri" creato negli anni '30 da J.B. Sparks e rielaborato in lingua inglese ed italiana. Sulla circonferenza più esterna possiamo trovare le varie discipline scientifico-filosofiche che possono aiutare l'allievo alla Ricerca del Sé. Otto sono i cammini principali, ma altri possono venir cercati e sviluppati come lo stesso P. Anthony cerca di stimolare. Il cerchio centrale rappresenta il Sat Chit Ananda, l'Essere Consapevolezza Beatitudine, l'Ens Verum Bonum, al centro del quale, inscritto in un triangolo il simbolo della sillaba sacra AUM, rappresentante i quattro stati della mente e al cui centro il piccolo punto simboleggia il Sé che tutto rende Uno, "Uno senza un secondo".